LA QUARESIMA….
In questo mese entreremo nella “seconda fase” del Tempo di Quaresima: è la fase caratterizzata dalla lettura del Vangelo di Giovanni, che è – tra l’altro- testimone oculare degli eventi che riguardano Gesù…
Dalla III Domenica di Quaresima fino a Pentecoste -eccezion fatta per la Domenica delle Palme e dell’Ascensione del Signore
Dal lunedì della IV settimana di Quaresima (quest’anno 11 marzo) fino alla vigilia di Pentecoste si leggerà il Vangelo di Giovanni (farà eccezione il Mercoledì Santo quando leggeremo il passo di Matteo che racconta il tradimento di Giuda e i giorni della settimana tra l’ottava di Pasqua). Siamo invitati ad una lettura più attenta del Vangelo e ad una preghiera più intensa e adulta!
Entriamo nella Settimana Santa
La Domenica delle Palme si ricorda l’ingresso che ha fatto Gesù in Gerusalemme quando fu accolto dalla folla in festa e acclamato come il “Figlio di Davide”. Il colore liturgico di questo giorno è il rosso e ci ricorda che Gesù, cioè colui che abbiamo accolto come re, è il re che regna dalla croce: infatti per antichissima tradizione in questo giorno si legge la Passione del Signore secondo uno dei Vangeli Sinottici (quest’anno “tocca” a Marco).
Il lunedì fa memoria dell’unzione che Gesù ha ricevuto a Betania.
Il martedì fa memoria dell’annuncio che Gesù fa che sarà tradito.
Il mercoledì fa memoria del tradimento di Giuda.
Il giovedì santo si può dividere in due parti: la prima che arriva fino alla Celebrazione della Messa nella Cena del Signore e la seconda dalla Messa in poi.
Nella prima parte viviamo le ultime ore della Quaresima e, solitamente, è celebrata nel duomo di ogni diocesi la Messa del Crisma in cui il vescovo con i sacerdoti della diocesi ricordano la loro consacrazione e si benedicono gli Oli che serviranno ad amministrare i Sacramenti.
La seconda parte di questa giornata ci immette nel Mistero Pasquale con la Celebrazione della Messa “nella Cena del Signore”. Le letture di questa messa: la prima, tratta dal libro dell’Esodo racconta la Pasqua Ebraica, come doveva essere celebrata e perchè; la seconda racconta quello che Gesù ha istituito quella sera (l’Eucaristia) e il Vangelo che racconta la Lavanda dei piedi.
La particolarità di questa celebrazione è che l’Eucaristia che non viene consumata viene riposta in un luogo insolito per sottolineare la reale presenza di Gesù e il luogo è abbellito con piante, fiori, candele e una custodia particolare. Questa Messa finisce senza commemorare la morte del Signore.
Non c’è la benedizione finale, ma il sacerdote spoglia gli altari (cioè leva le tovaglie, i fiori, le candele….)per prepararci nel silenzio e nella meditazione
Al Venerdì Santo il giorno in cui facciamo memoria del sacrificio di Gesù sulla Croce. Per antichissima tradizione in questo giorno non si celebra l’Eucaristia, lo stesso, però, i cristiani si riuniscono per
commemorare la morte del Signore. Le letture previste per questo momento sono tratte dal profeta Isaia che, 7 secoli prima, delinea la figura del Servo Obbediente, messo a morte per la sua fedeltà a Dio; il racconto della Passione del Signore raccontata dall’Apostolo Giovanni, Gesù è IL testimone dell’Amore di Dio per ciascuno di noi e per questo Amore è stato disposto a morire…
Il Sabato Santo non è prevista nessuna celebrazione: è raccomandata la recita comunitaria delle Lodi Mattutine e dei Vespri.
Siamo, tutta la Chiesa lo è, davanti alla Tomba di Gesù chiusa e sigillata e chiediamo di capire perché egli abbia voluto fare cosi….
La Notte di Pasqua è sconvolgente perché ci spiazza e ‘costringe’ a prendere posizione! Noi ci riuniamo per fare memoria della Resurrezione del Signore Gesù e lo facciamo con 4 segni fondamentali: il Fuoco Nuovo che vuole significare la potenza di Cristo Risorto e l’accensione di un cero speciale, il Cero Pasquale; l’ascolto abbondante della Parola di Dio (ben 7 letture dall’Antico Testamento, un passo della lettera ai Romani e il racconto della Resurrezione da parte di uno dei sinottici); la memoria del nostro Battesimo, che ci ha inseriti dentro la Morte e la Resurrezione di Gesù e la celebrazione -finalmente- dell’Eucaristia, la prima Eucaristia pasquale.
Abbiamo cercato di dare alcune coordinate per la Settimana Santa però resta fondamentale il fatto che partecipare a queste celebrazioni rende questi giorni unici e irripetibili.