La sagra di San Valentino quest’anno è stata vissuta in modo diverso.
Non c’erano cucine e capannoni ma c’era la volontà di favorire movimenti d’incontro e, anche se tutte le manifestazioni non hanno potuto svolgersi, coloro che vi hanno lavorato si sono impegnati per permettere a tutti, a casa e sulle scale dell’oratorio, di ricordare questo santo caro alla nostra comunità.
Anche il sindaco e i rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno voluto impreziosire la festa con la loro presenza.
Ci ha stupito che tanti anziani abbiano voluto ricordare “l’unzione degli infermi” durante la Santa Messa. Questo sacramento ci ricorda che sempre, nella nostra vita, abbiamo bisogno di sentirci prescelti da Dio e, in particolare, da San Valentino.
Sono stati tutti molto felici, durante il pranzo, per la presenza di fisarmonica e cantanti che hanno allietato l’ambiente tra una portata e l’altra.
La pesca di beneficenza ha fatto la gioia di molte persone, con premi che andavano al di là del costo del biglietto. Grazie a ciò sono stati raccolti 1200 euro per la Scuola dell’Infanzia.
Il “Corri san Valentino”, in memoria di Francesco Cagnin, ancora una volta ci ha stupiti per la numerosa partecipazione di appassionati, accorsi nonostante il meteo non fosse ideale.
I vari “menù sagra” hanno permesso momenti di convivialità tra i presenti.
Un grazie di cuore a tutti coloro che, con la loro abnegazione, ci hanno permesso di vivere dei momenti di fraternità in un ambiente sereno. Grazie a cuochi ed inservienti, hanno creato un ambiente sereno e disteso, perché quando si mangia e si beve bene si sta bene!
Il cronista.