Colletta nazionale il 18 febbraio 2024

Il conflitto tra Hamas e Israele, innescato il 7 ottobre dall’attacco terroristico alla popolazione israeliana, ha raggiunto ormai proporzioni immani, non solo a Gaza e in Israele, ma anche in Cisgiordania e nel vicino Libano.

Le vittime del conflitto sono oltre 28 mila (quasi 27 mila a Gaza, la metà dei quali bambini) e la popolazione è ridotta allo stremo. Decine di migliaia i feriti, e quasi due milioni ormai le persone sfollate nei/dai territori palestinesi, di cui 1,9 a Gaza, almeno mille in Cisgiordania e Gerusalemme Est e più di 75.000 i libanesi, spostatisi dalla parte meridionale al confine con Israele. Il nostro vescovo, mons. Michele Tomasi, ha confermato l’adesione della nostra diocesi alla Colletta nazionale indetta per domenica 18 febbraio 2024 (I di Quaresima) dalla Presidenza della CEI.

Si tratta di una Colletta da tenersi in tutte le chiese italiane, quale segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa. Le offerte raccolte dovranno essere trasferite, entro la fine di aprile, direttamente alla Diocesi di Treviso attraverso bonifico alla Fondazione Caritas Treviso (causale “Colletta Terra Santa”):

Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111

Le offerte saranno inoltrate, in seguito, a Caritas Italiana e renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi, anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo. La Colletta rappresenta, inoltre, una preziosa occasione di sensibilizzazione e animazione delle comunità parrocchiali italiane. ..

Mentre prosegue l’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza, ha preso il via anche il sostegno economico alla popolazione di tutte le zone del conflitto. Caritas Italiana prevede di: – Ristrutturare ed equipaggiare la clinica di Caritas Gerusalemme a Gaza city. – Fornite attrezzature mediche alla clinica di Caritas Gerusalemme a Taybeh, in Cisgiordania. – Garantire assistenza sanitaria a chi ne ha bisogno nelle zone interessate dal conflitto. – Intervenire con aiuti nel campo della salute mentale delle persone (soprattutto per bambini e donne) traumatizzate dalla crisi in corso. – Fornire aiuti economici e buoni acquisto a famiglie vulnerabili. – Collaborare con la rete internazionale nei progetti di ricostruzione una volta raggiunto il cessate il fuoco. Oltre alla risposta all’emergenza, l’impegno di Caritas Italiana si concretizza nei territori palestinesi e israeliani in progetti di pace e riconciliazione: c’è bisogno di dialogo e di confronto per costruire una pace duratura e giusta in una terra che si trova in stato di conflitto da oltre 70 anni.

Mons. Mauro Motterlini Vicario Generale diocesi di Treviso