Commento ai Vangeli del mese
02/9 22° DEL TEMPO ORDINARIO,
Mc 7,1-8.14-15.21-23 C’è una religione delle labbra e una del cuore… dopo aver ascoltato il Vangelo di Giovanni “ Io sono il Pane di vita” riprendiamo la lettura dl Vangelo di Marco e Gesù ci offre subito un insegnamento importante anche per noi oggi :” dal di dentro vengono le cose cattive”; cioè le cattiverie vengono dal cuore dell’uomo che se non è educato ispira pensieri e azioni egoistiche, cioè che mettono sempre al centro se stesso. Gesù ci insegna un’altra scala di valori e ci insegna a perseguire la via che ci fa uscire da noi per servire coloro che hanno bisogno.
8/9 23° DEL TEMPO ORDINARIO
Mc7,31-37 Gesù guarisce un sordomuto. Non si può tacere né tenere nascosto il prodigio di Gesù perché veramente supera i limiti dell’umano. Il comando di Gesù (Apriti!) proietta veramente ad una comprensione che va oltre l’umano e lancia nel divino. Marco, nel riportare questo episodio, descrive anche un momento che si celebrava, e lo si fa anche ora, nel rito del Battesimo e ci vuole ricordare che la vera eloquenza e il reale ascolto è solo della Parola che illumina il cammino del credente e distrugge per davvero ogni barriera.
14/9 ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE
Gv 3,13-17 Lo strumento di morte (la croce) diventa sorgente di vita! Oggi ricordiamo il giorno in cui S. Elena (madre dell’imperatore Costantino) ritrovò il legno della croce di Gesù e lo portò a Roma (siamo nel III secolo). Adesso quelle reliquie si trovano nella basilica di S. Croce in Gerusalemme a Roma che si trova poco lontana dalla Basilica Lateranense. Gesù dall’alto della croce chiama a sé tutti e per amore ci vuole con sé.
16/9 24° DEL TEMPO ORDINARIO
Mc 8,27-35 Pietro dice a Gesù “ Tu sei il Cristo….” Eppure non è disposto ad accettare di andare per la strada che il Figlio di Dio deve percorrere. Pietro rimprovera Gesù perché lo ama e non vuole che gli accada qualcosa di brutto…ma Gesù sposta il baricentro della questione sull’obbedienza che lui, Figlio, ha nel confronti del Padre. Il Rimprovero di Gesù vuole mettere Pietro al suo posto: se lui è il discepolo deve seguire il Maestro, non segnare lui la strada, e andare dove il Maestro va. L’invito è quello di aprirci all’ascolto della Parola di Dio per scoprire il Suo progetto di amore per ciascuno di noi e per l’umanità.
23/9 25° DEL TEMPO ORDINARIO
Mc 9,30-37 Il brano di oggi si può dividere in due parti: da un lato la predizione della passione e dall’altro il vero primato. Gesù oggi ci chiede di essere semplici, aperti e disponibili come un bimbo perché solo così si riesce a tenere il cuore lontano dagli intrighi e dagli affanni e ad essere veramente liberi. Essere come bambini non vuol dire essere ingenui ma avere il cuore e l’animo distaccati dalle logiche umane ed essere proiettati in Dio.
30/9 26° DEL TEMPO ORDINARIO
Mc 9,38-43.45.47-48 Il discorso di Gesù sembra incomprensibile. Però lui uno esempi o’al limite’ per farci capire che per noi, suoi discepoli, la cosa in assoluto più importante è la realizzazione della Parola che salva e slega dagli orpelli che abbiamo creato noi e che rendono più difficile il cammino.
07/07 14° del TEMPO ORDINARIO
Gli abitanti di Nazareth, concittadini di Gesù (compaesani sarebbe più giusto perchè Nazareth era un piccolo paese. Come i nostri!) sentono parlare tanto di questo Gesù che si decidono di chiedergli un segno che dimostri la sua ‘diversità’. Ma l’opera di Dio ha bisogno di essere dimostrata? Non basta quello che Gesù stesso, e chi va insieme a lui, dice di se stesso? Gli abitanti di Nazareth in fondo non sono molto diversi da noi che siamo chiusi nei nostri pregiudizi o nei clichè preconfezionati e siamo troppo chiusi per essere aperti alla novità di Dio. Che il Signore ci aiuti a spogliarci dei pregiudizi verso le altre persone e ci lasciamo toccare da quanto Lui, anche attraverso queste persone che spesso giudichiamo ‘scomode’, ad avere il cuore aperto alla Sua Novità.
14/07 15°del TEMPO ORDINARIO
Oggi abbiamo il richiamo a cosa vuol dire essere cristiani, cioè ‘di Cristo’. Significa partire e annunciare a tutti le meraviglie che Dio opera si nella storia ma anche nella vita concreta di ciascuno. Il richiamo che Gesù fa (‘Con voi non prendete…’) è perche il messaggio che abbiamo copre anche le nostre necessità concrete. E anche perchè non siamo distolti da queste cose cheseppur importanti sono un gradino più in basso rispetto al messaggio che portiamo. Signore, dacci la forza di uscire dalla nostra umanità e andare dove tu ci mandi.
21/07 16° del TEMPO ORDINARIO
Gesù si lascia toccare il cuore dalla folla che lo segue e lo cerca, però è anche attento alle necessità dei 12 apostoli che, stanchi dalla missione che Gesù stesso aveva loro affidato, godo qualche tempo di meritato riposo.
Chissà cosa avrà detto loro Gesù in quel frangente o cosa gli avranno raccontato gli apostoli: a noi basta sapere che Gesù non chiede l’impossibile ed è pronto anche a far riposare chi lavora per lui, purchè anche il riposo porti io suoi frutti: stare con lui e raccogliere le sue parole come si assume un bicchiere di acqua fresca quando si è nell’arsura.
28/07 17° del TEMPO ORDINARIO
Iniziamo oggi questa specie di ‘intermezzo’: cioè il vangelo di Marco lascia ‘il posto’ al vangelo di Giovanni. Questo è dovuto anche alla brevità del testo di Marco. Siamo chiamati a riflettere per 5 domeniche sul dono dell’Eucaristia. Oggi vediamo che Gesù è attento alla necessità più urgente della folla che lo seguiva (5000 uomini senza contare le donne e i bambini) e dà loro da mangiare.
C’è da considerare anche il cammino che fanno gli apostoli che ancora considerano Gesù uno come gli altri profeti. Noi siamo davvero disposti a lasciarci toccare dall’opera di Dio? Apri, Signore, il nostro cuore e rendici attenti alla tua voce che scavalca l’umano e ci proietta nella tua dimensione.
04/08 18° del TEMPO ORDINARIO
Oggi Gesù ci smaschera: non lo cerchiamo per i segni che abbiamo visto, ma perchè riempie lo stomaco senza fare domande e senza chiedere alcunché: chi non vorrebbe un re così! Gesù però conduce i9 discepoli verso un insegnamento, per così dire, eterno: va al di là del segno compiuto e ci da l’insegnamento eterno. Di credere e cercare sempre Iddio che ci da il cibo che mai perisce e che è eterno.
11/08 19° del TEMPO ORDINARIO
Siamo alla rivelazione diretta di Gesù: io sono il pane della vita. Lui non è semplicemente il pane, ma è il pane che dà una nuova vita, quella che non tramonta e che egli inaugura nel suo corpo e sangue.
E la frase finale del brano odierno ci riempie di speranza perchè ci dice chiaramente, senza possibilità di fraintendimenti che il pane che lui ci darà è il rimedio contro la finitezza della nostra esperienza.
15/08 ASSUNZIONE DELLA B.V. MARIA
Oggi contempliamo la gloria di Maria, gloria che non è sua ma le è stata data da Dio. Da tempo immemorabile il giorno di oggi è consacrato alla memoria solenne di Maria: mettiamoci anche noi in cammino con tutta la Chiesa (sia quella del Paradiso -trionfante- che quella del Purgatorio -purgante- che quella della Terra -pellegrinante) nel cercare di imitare Maria che fino all’estremo sacrificio ai piedi della croce si è fidata di Dio, della Sua parola e del suo agire tra l’umanità.
18/08 20° del TEMPO ORDINARIO
Gesù aggiunge una particolarità per nulla piccola: chi mangia del suo pane non morirà mai. E’ il farmaco contro la morte. Questo non significa che chi mangia di questo pane non morirà; significa che chi mangia questo pane vive anche la realtà della morte con occhi nuovi. Perché quel pane è veramente Gesù. «Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
25/08 21° del TEMPO ORDINARIO
La frase di Pietro spiazza: noi non seguiamo Gesù perchè ci dà da mangiare. Noi seguiamo Gesù perché Lui a parole di vita, di vita eterna, quella che non finisce e che continua anche oltre la morte.
La tentazione di scappare via da Lui è molto forte perchè Gesù è esigente e non fa sconti a nessuno, però bisogna anche riconoscere che la Sua parola supera la nostra umanità e ci immette in una realtà che scavalca anche la morte.
Che possiamo avere sempre l’umiltà d Pietro e il suo coraggio per riconoscere veramente che il Maestro ha “parole di vita eterna”.
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02, CORPO E SANGUE DEL SIGNORE Marco 14, 12-16. 22-26
Viviamo una festa molto cara alla nostra pietà e sensibilità. Oggi il Vangelo ci presenta il racconto dell’ultima cena. Gesù non moltiplica pani e non compie segni grandiosi ma si fa vicino ad ognuno di noi in un pezzetto di pane e in un po’ di vino ed è nella notte in cui viene tradito che Gesù ci da il pane di vita. Ecco Eucaristia e Croce: un binomio inscindibile, più di un binomio è la realtà che Gesù ha voluto unire per ricordare sempre e a tutti fino a dove è arrivato il suo Amore. Contempliamo il grande Mistero che ha voluto lasciarci e adorarlo presente nel pane e nel vino consacrati. Ogni Eucaristia diventi stupore e ringraziamento.
07, SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ Gv 19, 31-37
Questa festa, istituita da papa Pio IX, ora beato, nel 1856, ci riporta alla realtà fondamentale che anima la nostra vita di cristiani: siamo amati da Dio e oggi contempliamo il cuore di Gesù squarciato e aperto per accogliere tutti.
09, 10 del TEMPO ORDINARIO Mc 3,20-35 Oggi Gesù nel suo insegnamento ci ricorda che a volte invidiosi del bene che uno opera siamo disposti a parlare male di lui per distruggere la persona. Ecco la vera bestemmia il vero peccato: chiamare “male” il bene e viceversa. Gesù poi proclama che è veramente sua madre, padre, fratello e congiunto chi crede nella Sua Parola nelsuo insegnamento. Chiediamo a Dio di cambiare il nostro modo di pensare e far entrare la Parola nella nostra vita: forse saremo così più felici e fratelli tra di noi.
16, 11 del TEMPO ORDINARIO Mc 4, 26-34
Entriamo nella sezione del Vangelo di Marco dedicato alle parabole.Oggi le immagini sono desunte dal mondo contadino: il seme che muore e cresce e il granello di senape. Sono le due immagini che Gesù adotta per dire che il Regno è una realtà che a volte può sembrare poca cosa o così piccola che non può certo cambiare il mondo ; Gesù ci invita ad aver occhi capaci di vedere la presenza del Regno di Dio proprio verso quelle “ cose” o persone piccole ma che cambiano il mondo.
23, 12 del TEMPO ORDINARIO Mc 5, 21-43
I due segni che racconta oggi Marco si possono sintetizzare dicendo che Gesù e il Signore della vita e della morte. Basta toccarlo per essere guariti e una sua parola cancella il risultato nefasto della morte. Anche adesso, se ci crediamo veramente, Gesù, per mezzo della Chiesa, opera questi prodigi: a noi il compito di saperli vedere e contemplare.
24, NATIVITÀ DI GIOVANNI BATTISTA
Solo di 3 persone si festeggia la nascita in terra: Gesù (25 dicembre), Maria (8 settembre) e Giovanni Battista oggi. Oggi contempliamo la misericordia che ha avuto Dio per i due genitori (Elisabetta e Zaccaria) avanti negli anni e anche dal brano evangelico vediamo che quando si obbedisce a Dio tutte le difficoltà che si possono incontrare sono appianate . La nascita di Giovanni è il motivo per cui Zaccaria ed Elisabetta, e tutta la loro casa, benedicono Dio per la sua grande misericordia. Dio li benedice per la loro obbedienza.
29, SANTI PIETRO E PAOLO, APOSTOLI
Ricordare queste due figure di apostoli e martiri è dire ad alta voce che Gesù è il Signore, ha sconfitto la morte e cammina con noi ogni giorno. Significa, insomma, riconoscere che Gesù Risorto è la chiave di volta di tutta la nostra vita che senza di Lui non ha senso. I due apostoli hanno avuto il coraggio di pagare con la vita la loro fedeltà a Gesù: a noi non è richiesto questo sacrificio, è richiesto però di saperci fidare ciecamente di Gesù e di camminare dietro a Lui.
30, 13 del TEMPO ORDINARIO Mc 5,21-43
Non dev’essere stato semplice per Giairo andare da Gesù e pregarlo per sua figlia. Però ci è andato e Gesù va a casa sua per richiamare la figlioletta, che nel frattempo era diventata preda della morte, alla vita. E quanto era accaduto poco prima, la donna che perdeva sangue e che Gesù guarisce solo perchè è toccata, ci dà le coordinate dentro le quali l’evangelista ci fa muovere: egli vuole dimosttrarci come Gesù è il Signore della vita e della morte, della salute e della malattia: Sappiamo fargli spazio per lasciargli fare prodigi anche nella nostra vita?
Domenica 05 Maggio 2024, VI di Pasqua (Gv 15,9-17)
Oggi le tematiche che il Vangelo tocca non sono molto variegate: ci viene ricordato (comandato sarebbe più all’uopo) che stare radicati in Gesù è la vittoria su tutto; che stare in Lui, cioè in Gesù, morto e risorto, è la risoluzione per la vita di ciascuno e che in Lui tutto è possibile perché è Lui la svolta definitiva del Padre. E’ la risposta definitiva che Dio dà a noi uomini del XXI secolo e senza di Lui ci accorgiamo che non possiamo fare nulla.
In Gesù, morto e risorto, troviamo la risposta a tutte le nostre domande e Lui è il vero compendio di tutta la nostra vita.
Domenica 12 Maggio 2024, Ascensione del Signore (Mc 16,15-20)
Il comando del Signore ha un particolare risvolto: sarà allontanata ogni negatività dall’esperienza di chi si adopera per diffondere e predicare il regno dei cieli. Oggi Gesù ‘torna’ a casa, in cielo, che aveva lasciato quand’è nato, ma è andato a prepararci il posto perché ci vuole sempre con Lui.
Perché, allora, continuiamo a guardare in alto? Quello che Gesù vuole è che ciascuno serva il suo fratello e tenga lo sguardo dritto davanti a sé per aiutare chi è nel bisogno. Solo adoperandoci in questa dimensione pari e retta prepariamo la nostra ascesa al Paradiso dove Lui ci ha preparato il posto.
Domenica 19 Maggio 2024, Pentecoste (vigilia Gv 7,37-39 giorno Gv 15, 26-27; 16, 12-15)
Oggi è la pienezza della Pasqua, oggi è completato il cammino e ci è dato in dono il Consolatore!
Prende da Gesù e ce lo rivela, lo Spirito fa questo passaggio e ci consegna la consolante verità! E’ finito il tempo della paura e della vergogne perché la consolante verità che Gesù è Risorto ed è vivo, che ha sconfitto la morte, trapana il tempo e i secoli e ci consegna una realtà che è sempre nuova e vitale.
Sabato 25 Maggio 2024, Sant’Urbano Papa e Martire
Urbano è stato vescovo di Roma in tempi di grande buio e silenzio in cui non si poteva dire di credere in Gesù. Lui, però, non ha avuto paura di testimoniare Gesù in questi tempi così difficili e di dare la sua stessa vita per testimoniare la verità. Sappiamo fidarci di Dio come si è fidato lui?
Domenica 26 Maggio 2024, Santissima Trinità (Mt 28,16-20)
Oggi deroghiamo dalla consuetudine di quest’anno e leggiamo i versetti finali del Vangelo di Matteo in cui l’evangelista, e la comunità degli apostoli, ci ricorda che siamo battezzati (cioè immersi) nel nome di Dio Trinità che è Padre, Figlio e Spirito. Dio è una comunità d’amore che agisce sempre per il bene e il ‘progresso’ delle creature (cioè noi). Imitiamo la sua vita comunitaria sentendoci non isolati ma facenti parte di una comunità che vive e opera nel tempo e nella concretezza del mondo di oggi.
07 aprile, II di PASQUA
Ogni anno ritorna la domenica che racconta l’episodio di Tommaso. Invece dei vari modi di dire dovremmo essere grati all’apostolo che ha avuto il coraggio di cambiare prospettiva alla sua vita dall’incontro con Gesù Risorto. Tommaso lo proclama “Signore e Dio” aggiungendo il possessivo “mio” che fa entrare anche ciascuno di noi in un’ottica di rapporto con Gesù Risorto personale, ci fa intuire che Gesù Risorto vuole stringere con ciascuno di noi un rapporto che supera di gran lunga il politicamente corretto e che va al cuore della nostra umanità. Lasciamoci incontrare ed abbracciare da Gesù Risorto….
08 aprile, ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
Quest’anno questa solennità viene celebrata oggi perché il 25 marzo era il lunedì santo. Abbiamo davanti la scena: Maria che riceve da Gabriele l’annuncio che sarà la mamma di Gesù, Gesù che entra nel mondo: Da Maria impariamo la totale disponibilità all’irruzione di Dio nella nostra vita e la totale fiducia dn Lui. Maria di proclama “schiava” di Dio cioè colei che obbedisce e basta perché ha con il Padre un rapporto stretto e sincero; che possiamo avere anche noi se, onestamente e lealmente, ci lasciamo toccare dalla Parola e dall’Amore di Dio.
14 aprile, III di PASQUA
“Il Cristo patirà e risorgerà dai morti…”, è una frase che a guardarla sembra semplice e pacifica; eppure cosa nasconde insidie. Nasconde la paura di essere stanati da Dio, nasconde il desiderio di autogestire la propria vita, nasconde la voglia di autogestire la propria vita. Gesù, invece, è qui vivo e vegeto, mangia anche, e fa tutte le cose che un morto non farebbe. Lui dimostra che l’Amore di Dio supera anche le leggi naturali e ci proietta in una situazione nuova dove Lui e il suo amore risplendono.
21 aprile, IV di PASQUA
Siamo davanti ad un’auto definizione di Gesù, forse la più comprensibile e la più “appetibile” per noi. Egli si definisce come il buon pastore (in greco l’aggettivo ‘buono’ può essere tradotto anche con “bello”) perché non è semplicemente uno che cura le pecore come un lavoro; egli sta con le pecore e le conosce ad una ad una, crea con loro un rapporto personale, intimo. Vuole costruire con ciascuno di noi un rapporto come ci lega sangue a sangue e carne a carne con Lui perché è un Dio geloso e che ci ama fino alla follia.
28 aprile, V di PASQUA
Siamo davanti ad un’altra auto definizione di Gesù. IO sono…Quello che ci viene chiesto è di stare attaccati a Lui, vera e unica vita, per avere la linfa giusta per la nostra vita concreta. Se sapremo stare attaccati a Lui, siamone certi, porteremo molto frutto, secondo la sua Parola. E poi, non dimentichiamolo, senza di Lui, morto e risorto, non possiamo fare nulla!
Commenti dei mesi precedenti
03 marzo III di QUARESIMA Giovanni 2,13-25
Oggi siamo davanti ad un Gesù che facciamo fatica a riconoscere: lui che si fa un frustino e scaccia via delle persone dal Tempio…! Se ci pensiamo bene, però, capiamo perché Gesù reagisce così violentemente, e ce lo dice anche. La casa del Padre è il luogo dove si incontra Dio e l’atteggiamento richiestoci è quello del silenzio contemplativo e non quello del mercato.
Gesù si arrabbia perché l’uomo al silenzio che lo riporta alla sua verità preferisce il caos e il chiacchiericcio, insomma quegli atteggiamenti che lo sminuiscono.
Chiediamo di imparare ad amare il silenzio e la sua contemplazione…
10 marzo IV di QUARESIMA Giovanni 3,14-21
Oggi siamo messi davanti ad una dichiarazione di Gesù su chi è lui. Lui è il Figlio Unigenito capace di dare la vita eterna. Gesù Qui si proclama Figlio al quale tutti noi dobbiamo guardare per avere la vita senza fine, la vita eterna. Che non è un modo di dire: perché è realmente quella Vita che non può avere fine, non conosce la morte, ed è la Vita con Lui. Poi Gesù delinea anche chi è l’operatore di bene e chi è l’operatore di male. Un passaggio questo che richiede a ciascuno di noi l’umiltà di chiamare gli accadimenti della vita e le varie situazioni con il loro vero nome.
17marzo V di QUARESIMA Giovanni 12,20-33
E’ interessante che quelle persone greche (cioè straniere) per conoscere Gesù vadano da Filippo e Pio insieme da Andrea, questo ci fa capire che il Signore vuole essere incontrato in un cammino di comunità: è camminando insieme agli altri che io incontro Gesù.
Quel Gesù che è colui che segna la nostra via perché “come ha fatto lui facciamo anche noi”.
Quel Gesù che dev’essere glorificato innalzato da terra.
24, DOMENICA delle PALME e della PASSIONE del SIGNORE Marco14,1-15,47
Oggi leggiamo il racconto della Passione e Morte di Gesù secondo l’evangelista Marco che è il più antico dei 4.
Le “fermate”di questo brano sarebbero molte: promettiamo in cuor nostro di rileggere questo racconto soffermandoci per interiorizzare i momenti della nostra salvezza…
28, GIOVEDI SANTO“nella Cena del Signore” Giovanni 13,1-15
Stupisce che Giovanni, che è un testimone oculare dei fatti, non racconti l’istituzione dell’Eucaristia. Egli preferisce dirci quale dev’essere l’atteggiamento del credente: colui che si china a lavare i piedi ai fratelli. Cioè vale a dire servire tutti gli altri, anche le persone che non sopporto, anche gli antipatici, anche chi non lo merita….Gesù ci chiede, e ci insegna, a chinarci di fronte agli altri e lavare i piedi (cosa che non poteva essere chiesta nemmeno ad uno schiavo).
29, VENERDI SANTO“nella Passione e Morte del Signore” Giovanni 18,1-19,42
Siamo alla resa dei conti: Gesù, agnello senza macchia, SI consegna e viene ucciso nel modo più barbaro: è appeso ad una Croce e muore soffocato.
Questo è il prezzo che Lui ha voluto pagare per ri-comprarci (questo il significato della parola “redenzione”) e proiettarci alla vita senza fine. Come domenica scorsa, ritagliamoci un po’ di tempo per rileggere questo passaggio della vita di Gesù, che riguarda anche noi!
30, SABATO SANTO “nella sepoltura del Signore”
Oggi è il giorno del silenzio per eccellenza, non sono previste celebrazioni né preghiere speciali: oggi siamo davanti ad una tomba chiusa e sigillata. Contempliamo cosa è stato e cosa Gesù ci ha fatto vivere e chiediamoci se davvero tutto finisce in una tomba chiusa!
31, DOMENICA DI PASQUA NELLA RESURREZIONE DEL SIGNORE
Il grido che da stanotte scuote la terra e ciascuno di noi è che Gesù, il morto crocifisso, è vivo!
Anche oggi riconosciamo che le provocazioni sono tante ma dobbiamo essere certi che anche noi se come Maria di Magdala cerchiamo Gesù, Lui ci chiamerà per nome e scopriremo nella nostra intimità un Dio che ci ama che è presente nella quotidianità restituendoci alla nostra dignità più vera di figli dell’unico Padre.
04, 5 DEL T. ORDINARIO Mc 1,29-39
Leggiamo oggi la fine della giornata tipo di Gesù, però con l’invio di andare nei villaggi dove lui non è ancora stato per portare anche là la Sua Parola. L’invito di Gesù è perentorio: andare là dove lui non è ancora conosciuto per iniziare ad evangelizzare tutti. Perchè questo invito? Perchè Gesù ci mette davanti alla scelta basilare: o con Lui o senza. Sappiamo fidarci di Lui fino in fondo ed andare là dove ci manda?
1 1, 6 DEL T. ORDINARIO Mc 1,40-45
Gesù non vuole apparire, non vuole diventare l’attrattiva del momento, il personaggio di grido del momento: per questo invita l’ex lebbroso (e noi tutti) a fare i “passi canonici” per essere riammessi nella comunità.
Però il bene ricevuto è troppo grande perchè gli obbediamo! Chiediamo al Signore di donarci lo spirito di obbedienza per fare quello che ci chiede quasi per aiutarlo a compiere le grandi cose…..
14, MERCOLEDI DELLE CENERI Mt 6,1-6.16-18
Cominciamo oggi il cammino quaresimale con impegno e lasciamoci toccare dalla Parola che ci da le coordinate per questi giorni di grazia: elemosina, cioè attenzione all’altra persona, a chi mi sta a fianco e che magari non vedo neanche; preghiera, cioè il riconoscere che io sono sempre creatura e rivolermi al Creatore mi cambia la vita; digiuno, cioè riconoscere nel cibo e nelle altre cose quotidiane il loro vero valore.
Applicando alla nostra vita queste 3 caratteristiche vivremo pienamente e avremo la vita piena di Dio.
1 8, I DI QUARESIMA Mc 1,12-15
Sono due le scene descritte oggi: Gesù nel deserto 40 giorni e l’inizio della sua predicazione.
I 40 giorni nel deserto sono stati di certo una grande fatica –e non solo fisica- per Gesù che ha voluto condividere la nostra natura umana lasciandosi tentare da Satana (su quali siano state le tentazioni, Marco le descriverà lungo il suo Vangelo).
Il tempo a cui Marco fa riferimento non è il tempo cronologico: è il “Xairos” cioè il tempo di grazia scelto da Dio per venire da noi…lasciamoci incontrare da Lui!
25, II DI QUARESIMA Mc 9,2-10
C’è un richiamo che racchiude l’evento della Trasfigurazione ed è il comando di ascoltare Gesù. Ascoltarlo quando ci parla del Regno e delle cose future, ma anche quando ci scava dentro e fa venire fuori la nostra verità. Ascoltarlo quando ci dice cose tutto sommato accettabili e anche quando ci dice cose che non vorremmo sentire….Ascoltarlo sempre perche lui è la Verità!
1/1 MARIA, MADRE DI DIO Luca 2,16-21
La chiave di volta è l’annotazione che fa l’evangelista: “Maria, da parte sua, custodiva tuttequeste cose, meditandole nel suo cuore”. Maria è l’icona della discepola del Signore: stare in silenzio davanti alla sua opera meditandola nel proprio cuore.
Oggi, anche, per volere di S. Paolo VI, si celebra anche la Giornata Mondiale della Pace che quest’anno ha come titolo: Intelligenze artificiali e Pace
a questo indirizzo si può reperire il messaggio del papa: https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/20231208-messaggio-57giornatamondiale-pace2024.html
6, EPIFANIA DEL SIGNORE Matteo 2,1-12
Fa un po’ sorridere quanto Erode dice ai Magi. E lui è un’icona del modo di pensare di coloro che non credono all’Amore: lui chiede dov’è il Re ma in fondo vuole sbarazzarsi di Lui perchè Gesù è un Re che ci scomoda e ci invita a cercare la verità sempre senza stancarci!
Chiediamogli di essere coraggiosi per proclamare che Gesù è il Re dell’universo.
7, BATTESIMO DEL SIGNORE Marco 1,7-11
Ritornando a leggere il Vangelo di Marco, ci troviamo a meditare una delle pagine più affascinanti del Vangelo: Gesù, per un momento, si spoglia della sua potenza divina e si mette con i peccatori per ricevere il battesimo di conversione di Giovanni. In realtà il Padre ha voluto che il Figlio scendesse nel punto più basso della terra per riportare tutta l’umanità all’altezza che desidera…Egli, l’Amato, ci fa vedere e toccare con mano che Dio ci vuole raggiungere dove siamo per portarci alle vette che Lui desidera per noi.
14, SECONDA DEL TEMPO ORDINARIO Giovanni 1,35-42
In tutti gli anni, in questa domenica leggiamo una pericope tratta dal Vangelo di Giovanni e che fa da cerniera tra la predicazione e l’opera del Battista e l’inizio dell’opera di Gesù. Oggi risuona nel nostro cuore la domanda che fanno i due discepoli:”Dove abiti?” quasi un voler saper dove Gesù -che ancora non conosciamo- pone la sua sicurezza, dove Lui trae la forza per fare quello che abbiamo udito. L’invito di Gesù è quasi perentorio: “Venite e vedete”. Un invito a ciascuno di noi a lasciare le nostre sicurezze e andare dove lui ci chiama…
21, TERZA DEL TEMPO ORDINARIO Marco 1,14-20
Oggi riprendiamo la lettura del Vangelo di Marco che ci accompagnerà fino alla seconda domenica di Quaresima. Il brano di oggi a volte lo si pensa adatto a chi fa una scelta di vita consacrata, l’invito dei Gesù però è per tutti: “Venite dietro a Me”. Seguendo Lui ciascuno di noi cambia la propria vita perchè é Gesù che le dà un colore e un sapore nuovo…
28, QUARTA DEL TEMPO ORDINARIO Marco 1,21-28
Oggi conosciamo un Gesù nuovo: non è uno che parla normalmente ma è uno che parla con autorità e comanda agli spiriti impuri.
Gesù comanda loro di tacere perchè la maniera -l’unica- per conoscerlo è vederlo e contemplarlo sulla croce. Gesù non si accontenta delle belle parole o dei bei gesti sporadici: egli vuole rinnovare il cuore di ogni persona purificandolo da tutte le pesantezze che ognuno si costruisce.