Commento ai Vangeli del mese e la solennità dell’Annunciazione del Signore

Pubblicato giorno 26 febbraio 2022 - Senza categoria

6 Marzo, I di Quaresima (Lc 4,1-13):
Nel celebre racconto delle tentazioni, c’è da notare che nella versione lucana esse sono disposte in modo diverso. La seconda tentazione in Matteo (e in Marco) è al terzo posto! É interessante notare che i 3 aspetti (fame, dominio e credersi Dio) ritornano nella storia dell’uomo e che solo le persone che appparentemente sono silenti ma che hanno fatto la storia, insomma le persona che hanno cercato con tutte loro stesse di camminare nella strada di Dio hanno fatto davvero cose grandi. Saper restare al proprio posto e gioire per esso ci porta dritti al cuore di Dio.

 

13 Marzo, II di Quaresima (Lc 9,28b-36):
La trasfigurazione di Gesù si compie nel momento in cui egli si mette in preghiera e dialoga con il Padre all’inizio dell suo viaggio verso Gerusalemme dove sarà ucciso e risorgerà. Si apre uno scorcio di paradiso …ed è consolante sapere che il riassunto della Legge (personificata in Mosè) e dei Profeti (personificati in Elia) è la Pasqua di Gesù…. 

20 Marzo, III di Quaresima (Lc 13,1-9):
Il tema della conversione è più importante di quanto crediamo! La torre crollata e i Giudei uccisi da Pilato sono fatti di cronaca usati da Gesù per farci capire dove e come avverranno le “cose ultime”. Egli ci dice chiaramente che ci capiterà così se non ci convertiremo cioè se non diamo una sterzata decisa alla nostra vita per camminare nelle strade che Lui ci mostra e ci indica. 

 

25 Marzo, Annunciazione del Signore (lc 1,26-38):
Ancora una volta siamo chiamati a contemplare il Si di Maria al progetto di Dio che sconvolge la vita di. Come Lei anche noi dovremmo rispondere SI all’invito di Dio che è un invito a lasciare che sia Lui a gestire la nostra vita, sapendo però che il suo è puro amore. 

27 Marzo, IV di Quaresima (Lc 15,1-3.11-32 ):
Il celeberrimo racconto che leggiamo oggi mette in luce principalmente 3 personaggi: il padre che non lascia intentata nessuna via per di raggiungere il cuore di entrambi i figli; il figlio maggiore che si condidera un servo in casa di suo padre e il figlio minore che sperpera i beni del padre e una volta riaccolto riprende il suo posto. Noi come ci consideriamo? Siamo di quelli che, sebbene figli, si considerano servi?