A seguito della sintesi del primo anno di ascolto promosso dalla CEI, in sintonia con quanto attivato su invito di papa Francesco per la Chiesa Universale, è stato predisposto un opuscolo dal titolo “I cantieri di Betania”. Con riferimento alla nota pagina biblica della visita di Gesù in casa di Marta e Maria (cfr Lc 10,38-42), la CEI ha deciso di promuovere una seconda fase di ascolto per le Chiese in Italia suddivisa in tre “cantieri”.
«CERCATE SEMPRE IL BENE TRA VOI E CON TUTTI»(1Tess 5,15)
Domenica 23 ottobre ASSEMBLE DIOCESANA su 10 tavoli tematici per tre cantieri
1° cantiere: DELLA STRADA E DEL VILLAGGIO
Tavolo tematico 1: Ascolto e collaborazione con il territorio (società, lavoro, politica ed ambiente).
Tavolo tematico 2: Ascolto ed accoglienza delle nuove famiglie.
Tavolo tematico 3: Ascolto e accoglienza delle povertà.
Tavolo tematico 4: Ascolto ed accoglienza dei giovani.
2° cantiere: DELL’OSPITALITÀ E DELLA CASA
Tavolo tematico 5: Sinodalità e organismi di partecipazione
Tavolo tematico 6: Reciprocità e corresponsabilità tra presbiteri, fedeli laici e persone consacrate.
Tavolo tematico 7: Le strutture al servizio della missione .
3° cantiere: DELLE DIACONIE E DELLA FORMAZIONE SPIRITUALE
Tavolo tematico 8: Chiesa che testimonia la bellezza e la gioia del Vangelo
Tavolo tematico 9: La relazione tra parola e servizio
Tavolo tematico 10: Celebrare la vita ___________________________________________________
Link consigliato : https://camminosinodale.chiesacattolica.it/i-cantieri-di-betania/
Si invita a consultare i seguenti link
Sito ufficiale
Sito della diocesi con strumenti e spiegazioni
Guida Facilitatori
Chi ha convocato il sinodo?
Papa Francesco ha convocato tutta la Chiesa cioè ognuno di noi, in sinodo. “Sinodo” significa “camminare insieme”: syn ( insieme) + odòs (cammino).
Perché un Sinodo?
Il Papa invita a un nuovo stile ecclesiale, la sinodalità, fatto di ascolto profondo della realtà nel suo insieme e di ciò che lo Spirito sta dicendo alla Chiesa. Ricorda che “proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chies a del terzo millennio”. L’obiettivo è comprendere insieme e sempre meglio come vivere in comunione, come essere protagonisti nella vita della comunità cristiana e civile (partecipazione), come essere aperti agli altri e al mondo (missione).
A chi è rivolto?
Il cammino del Sinodo è rivolto alla Chiesa intera, sia a chi vive attivamente la vita ecclesiale (laici, religiosi e religiose, diaconi e pastori), sia alle persone meno coinvolte o che partecipano solo occasionalmente.
Dove e quando si svolge?
Il Sinodo si svolge a partire dall’esperienza parrocchiale e diocesana (prima fase). Alla fase diocesana e italiana seguiranno una fase continentale e infine una fase mondiale.
La prima fase avviene tra gennaio e marzo 2022. Viene vissuta come ascolto, in modo da raccogliere racconti, osservazioni, valutazioni dal maggior numero di persone. Entro il 30 aprile la sintesi effettuata in diocesi verrà inviata a Roma alla Commissione che sintetizzerà il materiale pervenuto da tutte le diocesi d’Italia. Seguiranno una sintesi continentale e una sintesi mondiale, che verrà consegnata nell’autunno 2023 al Papa e ai Vescovi riuniti in Sinodo.
La prima fase, come avviene?
In ogni contesto di vita vengono attivate iniziative che favoriscano l’ascolto in piccoli gruppi (7-8 persone max.), per rispondere agli interrogativi formulati in riferimento alla “domanda fondamentale” del Sinodo: Come avviene oggi il “camminare insieme” a diversi livelli (da quello locale a quello universale), permettendo alla Chiesa di annunciare il Vangelo? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa che cammina insieme?
Gli interrogativi sono pensati a seconda dei contesti e delle persone con le quali ci si mette in ascolto (esempi sul sito diocesano). Può partecipare chiunque lo desideri: giovani, famiglie, operatori pastorali, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro. . .
Come partecipo?
Si può partecipare in due modi. Un primo modo è prendere parte ai momenti di gruppo che verranno attivati nel proprio contesto di vita; chi è interessato si informi presso il parroco o i componenti del Consiglio pastorale o altri operatori pastorali della parrocchia.
Un secondo modo è dar vita a un piccolo gruppo di ascolto, diventandone il “facilitatore” e poi consegnare il resoconto (per informazioni consultare il sito diocesano). È possibile anche attivarsi personalmente per mettersi in ascolto di persone singole, scegliendo la modalità più adeguata (fosse anche un incontro al bar, in ambiente sportivo, nella pausa lavoro, ecc. . .) e la domanda più opportuna tra gli esempi suggeriti nel sito diocesano, oppure ideata per l’occasione.