Pace
Pubblicato giorno 1 maggio 2022 - Don Valeriano
CARISSIMI non possiamo nasconderci il disorientamento che ci procurano i rumori di guerra di ingiustizia di violenza in tante parti del mondo e soprattutto la guerra tra due popoli ukraino e russo, sembra che ci sia una sordità colpevole di fronte a un desiderio di “cessate il fuoco”. Nemmeno l’ONU , a causa del diritto di veto di una nazione è capace di far tacere le armi. A noi gente del popolo verrebbe da dire che forse c’è qualcosa da cambiare nello statuto delle nazioni unite per lo meno quando il paese agressore pone il veto.
Ora sta ai due popoli, Russo ed Ukraino, forse, decidere
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Dopo la Risurrezione di Gesù la Chiesa delle origini ha annunciato con forza che la salvezza di Dio è per tutti gli uomini, per tutta l’umanità. Addirittura per di esserne sicura ci ha insegnato che ogni uomo può battezzare versando dell’acqua sul battezzando dicendo le parole che Gesù aveva affidato ai suoi apostoli “ nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Papa Francesco continuamente dice a noi cristiani di non porre barriere o confini, perché ogni persona possa sentirsi a casa sua nella chiesa di Gesù Cristo. Il canto dell’Apocalisse (5,13) ci dice che tutte le creature sono state liberate, in Gesù risorto, dalla schiavitù del peccato ed è giunta per loro la redenzione e la gioia. Contemplando la storia e l’attualità, ci accorgiamo quanto sia difficile per noi lasciarci portare sulle spalle dal Buon Pastore. Ci vuole coraggio per affidare la propria vita a Cristo senza lasciarsi prendere dallo sgomento, quando non si comprende dove Egli stia andando e dove ci voglia condurre.
L’affermazione di sé, il proprio tornaconto, quello che pensa la maggior parte delle persone sono ostacoli che non favoriscono il nostro abbandonarci a Lui. Eppure proprio guardando alla storia dell’umanità e della Chiesa possiamo vedere che coloro che si sono fidati di Lui, non solo sono diventate delle creature nuove, ma hanno cambiato la vita di tante persone e la storia della Chiesa e dell’umanità. Tante volte come comunità o come consigli o come gruppi vari ci chiediamo cosa sia utile o bene o indispensabile per vivere la nostra fede. Penso che nel nostro tempo, ma penso che lo sia stato anche per i secoli passati, sia importante ricordarci e scoprire che lo Spirito di Dio opera e agisce continuamente nel mondo e nella Chiesa. Per scoprirlo, la strada ce l’ha insegnata Gesù: “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”, cioè vivete da fratelli. E i fratelli si trovano insieme, a volte anche litigando, ma capaci di ricucire sempre le situazioni anche le più impervie, perché c’è un legame, non solo di sangue come per i fratelli naturali, ma quel legame speciale, unico che Gesù con il dono della sua vita ci ha guadagnato: figli dell’unico Padre.