Una Nuova Stagione

Pubblicato giorno 5 febbraio 2023 - Don Valeriano

Carissimi,

i Consigli Pastorali di Cappelletta e Moniego riunitisi per riflettere e trovare strade di evangelizzazione per le nostre comunità cristiane, hanno vissuto un bel momento di condivisione e di ascolto reciproco, quell’ascolto che Papa Francesco ha chiesto a tutta la Chiesa e che presto sarà comunicato e condiviso attraverso anche la lettera del nostro vescovo Michele per poi aprire la Seconda fase del “Sinodo”.

Il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza dei Vescovi Italiani, aprendo i lavori della sessione invernale del Consiglio Episcopale ha presentato ai vescovi uno sguardo realistico della Chiesa Italiana e concludendo il suo discorso ricorda che il desiderio di ogni vescovo è che la Chiesa esiste per mettere a contatto il Vangelo con il mondo. (chi desidera leggere tutto l‘articolo lo trova su “Avvenire” di martedì 24 gennaio 2023).

Per il nostro mensile riporto qualche espressione perché mi sembra che ci permetta di vedere la realtà con occhi diversi dai nostri

  • Come annunciare il Vangelo in questo tempo così complesso? (cita Atti 18,1-11)

«Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». È il Signore Risorto che parla a S. Paolo. Anche noi abbiamo un popolo numeroso più di quello che pensiamo perché troppo spesso ci permettiamo di escludere le persone secondo dei criteri soggettivi.

La prima fase del Sinodo ci ha restituito tante attese, desideri e un’immagine dolorosa ma realistica delle nostre chiese.

«Molti laici esprimono il disagio per forme ecclesiali poco partecipate»Il cammino sinodale ci aiuterà a trovare soluzioni creative e risposte adeguate per creare comunità vive.

Un orizzonta pieno d’interrogativi

[…] Ribadiamo la necessità della pace e l’urgenza di raggiungerla innanzitutto per amore del popolo ucraino. […] Il Papa ci offre un esempio con le sue parole e i suoi gesti. I suoi insistenti inviti, le sue riflessioni e appelli, la sua commozione nel giorno dell’Immacolata esprimono l’ansia personale e l’urgenza della pace. […]

Minoranza creativa e Chiesa di popolo

[…] Anche se minoranza, la Chiesa non può cercare riparo nella chiusura, come se unica via sia estraniarsi dal mondo e la distanza garantisca la salvezza dell’identità. […] La Chiesa deve ritessere il senso comunitario in una società dell’io e dell’estraneità, richiamando a un destino comune. […] Certamente ci interroga la flessione nella partecipazione dei cristiani alla Messa domenicale dopo la pandemia, ma dobbiamo sempre pensare che i nostri confini sono ben più larghi. La Chiesa non finisce sulle sue soglie.

La Chiesa e il popolo italiana

Dopo aver accennato alle testimonianze di d.Giovanni Minzoni, di d.Milani e altre stupende figure ccontinnua

[…] Questa memoria incoraggia noi preti italiani che talvolta ci interroghiamo sul tanto lavoro e ci sentiamo quasi abbattuti…[…] Tante volte i vescovi italiani sono intervenuti sulla scuola e sull’emergenza […] I giovani hanno una nuova sensibilità ecologica e uno spirito generoso, e alcuni di loro lottano in modo ammirevole per la difesa dell’ambiente…[…] Si tratta di raccogliere la sfida di un cambio anche culturale in atto del nostro paese. Questo non riguarda solo i giovani ma soprattutto gli adulti e gli educatori in genere.

[…] La povertà del nostro paese è aumentata in modo considerevole a partire dalla crisi del 2008 e con essa la diseguaglianza dei redditi, della ricchezza e delle opportunità. […]

Questo richiede una determinazione e una collaborazione unica, uno sguardo largo, verso il futuro, non ridotto al contingente e piegato a interessi di parte e speculativi. Di fronte alle povertà e alle fragilità diffuse nel nostro Paese, occorre poi una costante vicinanza delle nostre Chiese alle famiglie, alle imprese e al mondo del lavoro […].