Dopo l’estate inizia il nuovo anno pastorale!
Pubblicato giorno 2 settembre 2023 - Don Valeriano
Dopo l’estate inizia il nuovo anno pastorale!
L’estate è passata, abbiamo vissuto giorni di angoscia e giorni di gioia, abbiamo “ brontolato” e pregato inoltre quando scoprivamo qualcosa di bello, avremmo voluto gustarlo per sempre e farlo gustare alle persone che ci sono care. A volte ci siamo rammaricati per non aver potuto realizzare quello che pensavamo fosse importante e bello per noi. A volte abbiamo visto e toccato con mano l’egoismo e l’autocentrismo delle persone e non sono mancati rumori di guerre e violenze di ogni tipo.
Continuano le analisi, le promesse, le falsità e le ipocrisie ma pochi hanno il coraggio di ricordare che se l’umanità non ricerca l’amore non si troveranno strade di giustizia, di verità, di pace…
In questi due mesi abbiamo vissuto esperienze nelle quali giovani e adulti hanno dato testimonianza che nel mondo c’è tanto bene e ci sono persone disponibili a donarsi agli altri nella libertà e nella certezza che questa è la strada per cambiare il mondo.
I cristiani hanno il dovere di annunciare che nonostante il male “imperversi”, la risposta ce la dà Colui che ha donato la sua vita: “Beati coloro che avranno il coraggio di seguirlo”.
La via evangelica per ritrovare se stessi è donarsi. Chi ama dona vita e ritrova pienamente la sua.
“Quale vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero e poi perderà la propria vita “ Che ne faccio della mia vita?
“Il Padre vostro che è nei cieli non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”. La coscienza che facciamo parte di un’unica famiglia deve aiutarci nel guardare con gli occhi di Dio e amare con il cuore di Dio ogni persona. L’obiettivo quindi non è mai di condannare, ma riportare alla vita chi ha fatto, o sta facendo, scelte di morte. Gesù ci ha insegnato a prendere a cuore il problema di un fratello che ha sbagliato. Chi “sbaglia”è considerato da Dio una persona da recuperare. Gesù ci invita ad essere discreti e fiduciosi come è Dio con ogni uomo e con ciascuno di noi. Se ci lasciamo radunare da Dio scopriremo che “ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fina del mondo”(Mt 28,20). Questa certezza è il fondamento della forza, della serenità e della pace del vero credente.
Alla base di tutto, contemplandoci perdonati e salvati, sta la capacità di fare festa perché coscienti che il Dio di Gesù Cristo ci ama anche se facciamo fatica a perdonare a noi stessi e anche se non perdoniamo gli altri. Gesù ci chiede continuamente, di fronte alle prepotenze, alle ingiustizie, non di rinunciare a difendere il povero e l’oppresso dall’aggressore, ma di favorire in noi la crescita di una coscienza e dovrebbe suggerirci comprensione e compassione verso le fragilità dei nostri fratelli.
“Quante volte dovrò perdonare al mio fratello….fino a sette volte?” Gesù: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settante volte sette…”
È bello e sorgente di vera vita sapere che abbiamo un Padre che ci vede, ci ascolta ed è estremamente attento alle necessità di ciascuno. Quando una persona sperimenta questa verità, non solo scopre che il Signore è buono ma nello stesso tempo quell’uomo, quella donna diventano testimoni dell’AMORE di Dio.