La vocazione sacerdotale in Tanzania
Pubblicato giorno 2 settembre 2023 - don Frumentio Ghumpi
di don Frumentio Ghumpi,
Voglio condividere con voi la situazione concreta della crescita della vocazione sacerdotale e religiosa nel paese della Tanzania, che è situato nella zona dei Grandi Laghi d’Africa.
Sono stato uno dei formatori e promotori dei ragazzi che hanno intenzione di servire Dio e i suoi poveri. Quest’anno, 2023, ho compiuto 30 anni di vita sacerdotale e 25 anni di questi li ho trascorsi nel Seminario Maggiore come formatore e insegnante di filosofia e per 6 anni sono stato pure il Rettore del Seminario Regionale dedicato a Sant’Antonio di Padova a Bukoba. L’anno scorso (2022) mi hanno trasferito in un altro Seminario Nazionale di filosofia e teologia. Si chiama “Nazareth Seminary. “
La Tanzania ha una popolazione di 65 milioni di persone, e come territorio è 3 volte l’Italia. Il clima varia da una regione all’altra. Ci sono le zona in cui fa più caldo, zona di clima moderato e anche zona di clima freddo. Coltiviamo riso, mais, patate, cotone, caffè … alleviamo mucche, capre…..Vi sono due bellissimi parchi nazionali: Serengheti e Ngorongovo dove si possono trovare tantissimi animali.
La montagna più alta d’Africa, il Kilimangiaro, si trova in Tanzania. Il sottosuolo offre oro, diamanti, gas e tanzanite.
Però, come in tutta l’Africa, la povertà è ancora grande.
La religione più forte e il Cristianesimo, anche se c’è un grande numero di musulmani. I cattolici sono il 40% della popolazione. Dal 2020 il numero dei ragazzi che entrano in Seminario aumenta ogni anno: tutti i sei Seminari Maggiori sono pieni.
Tre anni fa, i vescovi hanno deciso di costruire un nuovo Seminario Maggiore, anche se ora i lavori non sono ancora terminati.
Nel mio Seminario ci sono 250 seminaristi che vengono da tutte le 42 diocesi della Tanzania. Il numero dei giovani che iniziano il cammino nella vita religiosa è anche questo in aumento.
Noi ringraziamo il Signore perché anche il numero dei cattolici aumenta di anno in anno.
Grazie per i missionari che dall’Europa hanno sacrificato tanto per evangelizzare l’Africa. Tutto questo è nel ringraziamento che sale a Dio Padre attraverso lo Spirito Santo.