S AN PIO X: DA ROMA A RIESE….AL CIELO!

Pubblicato giorno 29 ottobre 2023 - Il menestrello

È stato davvero un dono di Dio il poter vedere la teca contenente il corpo del papa santo Pio X, veneto di origine ma cosmopolita per missione divina. Il corpo di papa Sarto è partito da Roma il 6 ottobre scorso e la prima tappa del suo viaggio di ritorno alle origini è stata a Treviso dove egli, in vita, ha svolto due incarichi molto delicati e importanti: padre spirituale per gli alunni del Seminario Vescovile Maggiore (cioè per quei giovani che si preparavano a diventare sacerdoti) e quella di cancelliere della curia di Treviso. Successivamente il corpo è stato portato nella sua terra natale, Riese Pio X, dove i pellegrini hanno potuto venerare le reliquie (cioè quel che resta) del suo corpo, che è racchiuso in una teca bronzea a forma, appunto, del corpo del papa. Dal lunedì 9 al sabato 14 ottobre sono sfilati davanti al Corpo del Papa molte migliaia di persone, giovedì 12 ottobre si è messo in cammino il nostro vicariato di Noale per andare a venerare Pio X. Veramente il nostro vicariato ha un titolo in più rispetto ad altri per essere “affezionato” a Pio X: infatti nel 1867 don Giuseppe Sarto diventò parroco di una delle parrocchie del nostro vicariato (Salzano) e vi operò per 9 anni finchè fu chiamato a Treviso in Seminario dal Vescovo, mons. Zinelli. È stata emozionante la processione che quel giovedì sera si è snodata per le via di Riese Pio X fino al Santuario delle Cendrole (facendo la strada che percorreva anche il giovane Giuseppe Sarto, chiamata “il Curiotto”, per andare al Santuario mariano) durante la quale è stato pregato il Santo Rosario. Poi, una volta giunti lì e vissuto un momento bello e intenso di preghiera guidato dal nostro vescovo Michele, si è potuto -finalmente- venerare il Corpo del Santo che era stato messo al cento del santuario su un “palco” circolare in cui erano evidenziati gli anni del ministero fattivo del Santo Pastore. Sembrano cose d’altri tempi: il venerare le reliquie di un papa, morto circa 120 fa, e ricordare quello che ha fatto in vita…eppure è per continuare a guardare e affezionarsi ogni giorno di più a Cristo Signore che noi veneriamo e guardiamo la vita di questa persone che di Cristo si sono fidate ciecamente financo a considerare tutta le realtà che li circondava, per dirla con Paolo,

ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo. (Fil 3,8)

Il ritorno a casa è stato normalissimo: siamo saliti in corriera e siamo stati portati ai nostri paesi; ma quello che era cambiato è la consapevolezza che seguire Gesù fa scavalcare i secoli e ci proietta ad una vita davvero eterna ed infinita di contemplazione e di eterna beatitudine con Lui.

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